L’EQUITAZIONE ETICA
L’equitazione e la relazione umano-equino sono in continua evoluzione, anche in funzione delle recenti scoperte delle scienze cognitive animali e sulla spinta di una società più attenta al benessere animale, alla qualità della vita e ai valori di rispetto dell’individuo, a qualunque specie esso appartenga.
Gli stessi organi istituzionali a livello europeo e nazionale vanno sempre più nella direzione di politiche etiche. L’Unione europea riconosce infatti che “gli animali sono esseri senzienti e meritevoli di protezione”.
In particolare, per quanto riguarda gli equidi, già alcuni anni fa il Ministero per il Lavoro, Salute e Politiche Sociali ha promulgato due importanti documenti relativi al benessere del cavallo:
il Codice per la Tutela e la Gestione degli Equidi e la Carta Etica per la Tutela del Cavallo.
L’Equitazione Etica si pone come l’avanguardia di questo processo ancora in evoluzione, proponendo i più alti standard di benessere presenti nel panorama mondiale.
La storia dell’Equitazione mostra come nel giro di pochi decenni si sia passati da una visione meramente utilitaristica del cavallo, considerato né più né meno come un mezzo di trasporto o uno strumento di divertimento, ad una maggiore attenzione alla relazione con lui, riconoscendo via via sempre maggiori elementi di soggettività: il cavallo come essere senziente, il cavallo in grado di provare emozioni, ogni cavallo un individuo unico, espressione di un infinito mondo interiore.
In questa prospettiva, l’Equitazione Etica adotta il moderno paradigma cognitivo-relazionale ed un approccio consapevole ed empatico al cavallo, riconoscendo equino ed umano come i due partner con medesima dignità all’interno della relazione.
Quest’ultima richiede profondo impegno nell’approfondimento delle conoscenze del funzionamento della mente degli equini e presenta nuovi termini e metodologie di educazione, ponendo il benessere dei due partner – equino ed umano – sempre al primo posto.
Principi di eticità
L’Equitazione Etica propone un approccio agli equini basato su 3 principi cardine:
1. Al primo posto c’è la qualità della vita degli equidi, individuando nella gestione naturalizzata in branco la precondizione per qualsiasi attività di interazione con l’umano: prima si garantisce ad ogni cavallo la possibilità di soddisfare le esigenze di specie (socialità, vita in branco, possibilità di muoversi liberamente in spazi che offrano stimoli) ed il proprio benessere psicofisico e solo dopo ci si approccia a lui in modo tale da potersi definire etico;
2. Si riconosce che il cavallo è un essere senziente in grado di pensare, prefigurare, valutare, provare emozioni e la cui mente è responsabile di ogni comportamento espresso;
3. Si riconosce l’alterità del cavallo che diventa così parte attiva della relazione, soggetto con peculiarità individuali e non oggetto, la cui diversità non solo è rispettata ma rappresenta essa stessa un valore aggiunto nella relazione.
La nostra passione
La nostra passione è la Vita, ecco perché, da animali sociali che siamo, cerchiamo di riscoprirne le più antiche radici, quelle che ci accomunano alle altre specie – soprattutto a quelle che hanno determinato la nostra evoluzione – e che ci riportano a contatto di una dimensione più naturale, più animale e, in questo senso, più profondamente umana. E così approfondiamo temi come le dinamiche sociali, i segnali comunicativi che i cavalli si inviano l’un l’altro per comprendersi, le motivazioni individuali che li guidano nelle scelte… Osservandoli e comprendendoli vogliamo fare un viaggio dentro noi stessi, per entrare in contatto con la nostra stessa essenza e sentire, vivendolo, che tutto ha un senso e che noi, insieme a loro, ne facciamo parte.
L’Equitazione Etica oggi ha una scuola di riferimento riconosciuta dal CONI, con un Team Operativo impegnato quotidianamente, dove è possibile formarsi e ottenere abilitazioni valide su tutto il territorio nazionale.